Tumore alla mammella metastatico: Trastuzumab coniugato a Emtansine prolunga la sopravvivenza libera da progressione


Sono stati presentati i risultati dello studio di fase III EMILIA riguardanti l’associazione Trastuzumab ed Emtansine ( T-DM1 ) nelle pazienti affette da carcinoma mammario metastatico HER2-positivo.
Lo studio ha mostrato che il rischio di peggioramento della malattia, o di mortalità, si è ridotto del 35% nelle donne trattate con Trastuzumab-Emtansine, rispetto alle pazienti che avevano ricevuto chemioterapia a base di Lapatinib ( Tykerb, Tyverb ) in aggiunta a Capecitabina ( Xeloda ).
E’ statio raggiunto l'endpoint co-primario, con un miglioramento significativo del periodo di sopravvivenza libera da progressione della malattia.

Trastuzumab emtansine è un anticorpo coniugato a un farmaco ( ADC ). È composto dall'anticorpo Trastuzumab ( il principio attivo di Herceptin ) e dall'agente chemioterapico DM1 ( anche noto come Emtansine ), uniti attraverso un linker stabile.
La combinazione Trastuzumab ed Emtansine ha come obiettivo quello di colpire in modo mirato e di inibire la via di segnalazione mediata da HER2, ed inoltre somministrare la chemioterapia direttamente all'interno delle cellule cancerogene HER2-positive.

EMILIA è uno studio internazionale randomizzato, in aperto, di fase III, di confronto tra Trastuzumab-Emtansine da solo e Lapatinib in aggiunta a Capecitabina, in 991 pazienti con tumore alla mammella HER2-positivo, localmente avanzato o metastatico, la cui malattia è progredita dopo un trattamento iniziale con Trastuzumab e taxani.
Gli endpoint co-primari di efficacia dello studio sono rappresentati dalla sopravvivenza senza progressione di malattia e la sopravvivenza globale.
La sicurezza è inoltre, un endpoint primario dello studio. Altri endpoint primari dello studio comprendono le percentuali di sopravvivenza a 1 anno e a 2 anni, il profilo di sicurezza, il tasso di risposte obiettive, la durata della risposta e la qualità di vita.

E’ stato osservato un significativo prolungamento del periodo di non-progressione della malattia tumorale tra le pazienti trattate con Trastuzumab-Emtansine ( n=495 ), rispetto a quelle che avevano ricevuto Lapatinib e Capecitabina ( n=496 ); la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 9.6 mesi, contro i 6.4 mesi.
Inoltre, è stata riscontrata una tendenza al prolungamento della sopravvivenza globale per le pazienti del gruppo Trastuzumab-Emtansine, rispetto alle pazienti in trattamento con Lapatinib e Capecitabina: non-raggiungimento versus 23.3 mesi ( valore mediano ).

Anche il tempo alla progressione dei sintomi, una misura della qualità di vita riferita dalla paziente, è migliorata nelle pazienti che hanno ricevuto l’anticorpo coniugato al farmaco ( 7.1 mesi ), rispetto alle pazienti che hanno ricevuto chemioterapia associato a Lapatinib ( 4.6 mesi ).

Il profilo di sicurezza di Trastuzumab-Emtansine è risultato in linea con quello osservato in precedenti studi e il numero di pazienti, trattate con l’anticorpo coniugato con il farmaco, che ha sperimentato effetti indesiderati di grado 3, o superiore, è risultato minore rispetto a quello delle pazienti che hanno ricevuto Lapatinib in aggiunta a Capecitabina ( 40.8 % vs 57% ). ( Xagena2012 )

Fonte: Roche, 2012


Onco2012 Gyne2012 Farma2012


Indietro

Altri articoli

Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...


Il raggiungimento della risposta patologica completa ( pCR ) è fortemente prognostico per la sopravvivenza libera da eventi ( EFS...


È stato esaminato il rischio di malattie cardiovascolari e di mortalità nelle donne con tumore al seno in base alla...


Sono state studiate diverse strategie neoadiuvanti di de-escalation per ridurre l'uso della chemioterapia nel tumore mammario in fase iniziale HER2-positivo,...


L'aggiunta di Pembrolizumab ( Keytruda ) alla chemioterapia neoadiuvante ha portato a una percentuale significativamente più alta di pazienti con...


Le pazienti con tumore mammario avanzato pretrattato positivo al recettore per gli estrogeni ( ER ) / negativo al recettore...


Everolimus ( Afinitor ), un inibitore orale del target della rapamicina nei mammiferi ( mTOR ), migliora la sopravvivenza libera...


La combinazione dello standard di cura ( Pertuzumab - Trastuzumab, chemioterapia ) con l'immunoterapia contro il tumore può potenziare l'immunità...


La Commissione Europea ha approvato Enhertu ( Trastuzumab Deruxtecan ), un anticorpo monoclonale coniugato, come monoterapia per il trattamento dei...


Il trattamento con bifosfonati nei pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale è diventato parte della cura, ma la durata...